La presentazione del Xtreme 400 è come Phobya ci ha abituato con la serie G-Changer, mentre il bundle è sicuramente diverso: la viteria è ridotta all'essenziale (cosa dovuta anche allo standard a cui sono attualmente soggette le ventole da 180/200mm, ancora poco diffuse) e mancano anche i pad antivibrazione in gomma.
Il radiatore fondamentalmente risulta ben rifinito e presenta poche ma essenziali feature: vite di sfogo per l'aria, 4 connessioni sulle due camere che consentono una personalizzazione completa dell'ingresso/uscita del liquido, "convogliatore" di 8mm tra superficie dissipante e struttura esterna e la possibilità di montare le ventole sul fronte e/o sul retro attraverso viti M3; in realtà questa possibilità non si concretizza realmente per il fatto che nel bundle viene fornita una sola griglia che consente di montare ventole da 180mm, quindi nel caso in cui si volesse optare per una configurazione a panino si dovrebbe comprare a parte una seconda griglia.
La restrittività è ottima, con il Phobya Xtreme 400 che si piazza tra i radiatori meno restrittivi mai testati nel lab; unito a questo si uniscono delle performance di primissimo livello ai bassi RPM, superiori a qualsiasi radiatore testato fino a questo momento nel lab, rivaleggiando con un radiatore del calibro del Phobya G-Changer 560.
Il prezzo è un ulteriore incentivo all'acquisto di questo radiatore: calcolando cosa riesce a fare ai bassi RPM, il prezzo pari a 79,99 euro risulta assolutamente vantaggioso rispetto a quello di radiatori quadriventola che ne hanno sicuramente uno maggiore, anche calcolando il prezzo delle ventole che si dovrebbero comprare.
Nome prodotto | PRO | CONTRO | Eventuali Award |
Phobya Xtreme 400 |
+ Ottima presentazione |
- Carenza di pad antivirazione |
Si ringrazia Aquatuning nella persona di Christian Schultze per averci fornito i sample oggetti della recensione.