Così come per la X1, ho posizionato la X2 su degli scatoloni. Il flussometro incorporato raggiunge la portata massima di 400 lt/h; di conseguenza la vaschetta è stata testata entro questo limite massimo. Come scritto in precedenza la X2 nasce per chi necessita di un doppio loop separato. Tuttavia risulta sufficiente analizzare una singola camera della vaschetta per determinarne il comportamento, data la loro specularità. Inizialmente ho quindi ritenuto più idoneo sperimentare una sitauzione diversa e più curiosa, lavorando con una sola pompa ed in parallelo.
In questa configurazione dal flussimetro escono due rami che vanno agli ingressi delle due camere, e le due uscite della X2 confluiscono poi all'ingresso della PD31. Chi vuole sviluppare un singolo loop e lavorare in parallelo può conoscere in questo modo la diversa portata di ciascun ramo. Analizzata questa situazione sono passato ad esaminare il comportamento della singola camera. Anche in questo caso in fase di riempimento la vaschetta presenta qualche problema di scorrimento del liquido all'ingresso della pompa, esattamente come per la X1; ma il problema è facilmente superabile come detto in precedenza. Appena la vaschetta inizia a pescare acqua bisogna rabboccare spesso perchè a differenza della X1 la camera contiene molta meno acqua e tende a svuotarsi più in fretta, inoltre l'aria riesce molto più facilmente a rientrare in circolo. Ad ogni modo dopo un po' di tempo la X2 riesce comunque a smaltire l'aria contenuta nel loop e ad arrivare ad una situazione di normalità, ma con meno efficienza rispetto alla X1. In foto le situazioni finali in entrambe le configurazioni testate; da notare come nella foto relativa alla configurazione in parallelo (a portata inferiore alla massima dichiarata per pura prova) i due cursori non segnano la stessa portata per via dei rami non perfettamente uguali.
Per la X2 i vari test sono stati eseguiti utilizzando come raccordo di uscita il foro più basso e seguendo la solita metodologia di test relativa. Si è quindi passato ad analizzare l'efficienza del flussimetro, riportando in primis la tabella fornita dalla Tecnofront.
Anche in questo caso quando il centro del cursore interno raggiunge la linea corrispondente allora vuol dire che si sta lavorando ad una portata pari a quella indicata dalla linea. I valori riportati nella scala convertiti in GPM corrispondono a:
- (150 lt/h) 0,66GPM circa
- (200 lt/h) 0,88GPM circa
- (250 lt/h) 1,10 GPM circa
- (300 lt/h) 1,32GPM circa
- (350 lt/h) 1,54GPM circa
- (400 lt/h) 1,76GPM circa
Attraverso il Dwyer del laboratorio ho variato la portata partendo dal basso e raggiungendo man mano i valori più alti riportati nella scala, rilevando per ogni valore della X2 quello corrispettivo sul Dwyer esterno. I valori del Dwyer sono stati i seguenti:
- 0,65GPM
- 0,86/0,87GPM
- 1,05GPM
- 1,25GPM
- 1,37/1,38GPM
- 1,55GPM
Il margine di errore corrispettivo ai 6 valori risulta il seguente:
- del -1,5% circa a 150lt/h
- del -1,5/2,3% circa a 200lt/h
- del -4,5% circa a 250lt/h
- del -5,3% circa a 300lt/h
- del -12,1/12,9% crica a 350 lt/h
- del -11,9% circa a 400lt/h
Come si può ben vedere dai margini di errore il flussometro interno della Challenge X2 si rivela molto più preciso sia della Visual che della X1, rimanendo molto valido fino ai 300 lt/h con un errore massimo pari al 5,3%, ovvero 284lt/h contro i 300 lt/h teorici. Salendo aumenta anche qui l'errore che rimane comunque più basso mediamente rispetto agli altri prodotti con flussometro segnando nel caso più grave a 350lt/h teorici una portata pari a circa 311/313,5lt/h ovvero circa 39/36,5 lt/h in meno. Per quanto riguarda il funzionamento a regime, nella singola camera della Challenge X2 da circa 1,1GPM in poi inizia a manifestarsi una piccola fila di microbolle in circolo costante verso l'uscita; probabilmente sono le piccole bolle che rimangono attaccate sul frontale e che a portate man mano più elevate iniziano a staccarsi e ad entrare in circolo, nulla di preoccupante. Il funzionamento risulta corretto fino a portate pari a circa 1,75GPM, valore indicato dal Dwyer.