Recensione Watercool HEATKILLER IV PRO

Una delle caratteristiche principali del nuovo Heatkiller IV PRO risulta essere il top, qui Watercool è venuta incontro agli appassionati del settore ed ha inserito una distanza tra i due raccordi filettati da un quarto di pollice di 25mm(punti estremi), questo significa che tra i due punti più interni avremo uno spazio di dodici millimetri:

heatkiller iv top fittings

Il risultato di tale scelta è una ampia compatibilità con praticamente tutti i raccordi sul commercio siano essi da 13/10, 16/10, dritti, a 90°, a 45° e chi più ne ha più ne metta; non fanno eccezzione nemmeno i massicci racoordi da 1/4" con sensore di temperatura passante di casa Phobya che, sebbene necessitino di un filo di forza per far passare i cavi, montano senza problemi dando all'utente la possibilità di monitorare le temperature del flusso in entrata ed di uscita secondo per secondo.

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Vera e propria novità nonchè cuore pulsante dell'Heatkiller IV è tuttavia la base di scambio termico, a questa possiamo accedere rimuovendo le quattro viti poste sulla superficie di contatto con l'IHS e quindi sulla parte inferiore del wb come visto pocanzi:

Watercool heatkiller iv unmount

A viti rimosse possiamo disassemblare l'unità e vedere come a differrenza della precedente versione il top venga nettamente semplificato, sparisce infatti il jetplate di pressione che viene sostituito da un "semplice" ingresso a forma circolare che copre, da punto a punto, il centro della matrice di scambio termico che risulta un vero e proprio gioiellino della meccanica capace di concentare in pochi cm2 una densità lamellare ad oggi ineguagliata da nessun altro costruttore.

acrylic top heatkiller

 Sono la bellezza di 78 alette in circa 27x27 millimetri i numeri dell'Heatkiller IV, numeri che gli consentono di abbandonare il Jetplate(inutile con questa densità lamellare) e offrire una superficie di scambio termico decisamente invidiabile capace, su carta, di offrire performance termiche ai vertici di categoria:

Heatkiller iv engine core Heatkiller iv engine core2

Il trucco sta ancora una volta nella ricerca della miniaturizzazione che per i waterblock arriva per la prima volta a toccare il decimo di millimetro su un colpate in rame elettrolitico che prevede, tra l'altro, persino una nichelatura integrale dei canali che risulta giocoforza ridotta al minimo sindacale.

core engine heatkiller iv pro space core engine heatkiller iv pro space2


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